Dic

15

Roger Waters - Us + Them

Roger Waters, da molti descritto come la vera anima dei Pink Floyd, nonostante l’età che avanza inesorabilmente, sembra essere come il vino di qualità: più invecchia, più diventa buono. read more.....

Nov

04

L'uomo tranquillo del Rock

Non è certo noto per gli atteggiamenti fuori dall'ordinario e non è famoso per proporre tour mastodontici, dato che non è nemmeno ricordato per le scenografie di effetto nei suoi spettacoli live .... read more.....

Ago

03

La fotografia sportiva

Le indicazioni riportate in queste righe si basano essenzialmente sull’esperienza acquisita nel tempo (errori inclusi). Non vi è quindi la presunzione di voler dettare regole assolute. read more.....

Lug

11

David Gilmour in concerto

I mesi di luglio ed agosto si caratterizzano, come da sempre ormai, per il proliferare di eventi musicali dal vivo di numerosi artisti che percorrono in lungo e in largo l'Europa (e non solo) allestendo i propri show. read more.....

 

Roger Waters - Us + Them

Roger Waters, da molti descritto come la vera anima dei Pink Floyd, nonostante l’età che avanza inesorabilmente, sembra essere come il vino di qualità: più invecchia, più diventa buono.
Il concerto live Us + Them è parso essere l’ennesima conferma. Al momento della stesura di questo articolo sono uscite ormai da qualche settimana le diverse versioni delle registrazioni del tour, da quelle audio, in vinile e CD, a quelle video, in DVD e Blu Ray.
Un breve commento su queste ultime.
Cominciamo dall’audio. Per quanto riguarda i CD, devo dire che la registrazione pecca di qualità, in parte come era già successo per la versione audio del tour di The Wall. In particolare, sebbene il suono sia limpido e privo di distorsioni, appare un po’ troppo incentrato sulle frequenze medio basse e leggermente carente su quelle alte. Inoltre, a mio modesto parere, è stato troppo “ripulito” dei contributi audio esterni derivanti dal pubblico. Quest’ultimo, infatti, viene troppo spesso ridotto alla sola parte terminale del pezzo ed anche in questo caso con volumi bassi e per pochi secondi. Riporto questo commento proprio perché ho avuto la fortuna di essere presente a tre date del tour italiano (delle quali due per quelle della prima parte, tenutasi nei palazzetti ed una per quelle svoltesi all’aperto) nelle quali il pubblico presente era estremamente partecipativo, con cori e applausi praticamente costanti per tutto il tempo.
In definitiva, mi è parso che il resoconto live delle date sia stato ridotto, per registrazione, equalizzazione e mixing, ad un disco registrato in studio, con il contributo forse troppo marginale del pubblico presente.
Per quanto concerne la parte video, la qualità è, invece, decisamente ottima. Anche la frequente presenza di luci rosse e magenta, con le relative sfumature cromatiche che notoriamente affliggono i sensori delle macchine da presa digitali, appare qualitativamente buona nella resa finale.
Difetto fondamentale, l’assenza, sia nei supporti audio che in quelli video, di alcuni dei brani che, al contrario, erano stati invece presentati durante le più di 150 date registrate in giro per il mondo, tra cui delle vere pietre miliari quali Mother e Confortaby Numb quest’ultima presente unicamente nell’edizione in blu ray) ed eliminando almeno 30 minuti di musica e video rispetto alle performance originali.
Per quanto riguarda il concerto vero e proprio, le aspettative non sono state certo deluse. Dal vivo, l’audio è semplicemente spettacolare, con un impianto decisamente all’avanguardia, dotato di enorme potenza ma perfettamente dosata, assolutamente non fastidiosa, ossia capace di non disturbare minimamente l’ascolto e con frequenze apprezzabili, senza distorsioni o rumori di fondo di alcun tipo. Ogni strumento era ben intellegibile e riconoscibile, dosato e mixato al meglio per la riuscita musicale dei brani suonati, coinvolgendo l’ascoltatore nella magica atmosfera creata ad arte anche con le luci ed i video proiettati sugli enormi schermi, sia sul palco dietro la band, sia al centro dell’arena, dove, ad un certo punto del concerto, venivano calati e sui quali venivano proiettati alcuni dei video iconici del trascorso musicale di Waters, sia come membro dei Pink Floyd che come solista.
Una breve citazione per quanto concerne il messaggio che Waters lancia costantemente dagli spettatori. L'odio per la guerra, per la politica intransigente dei paesi industrializzati a mettere in secondo piano i diritti unani fondamentali, l'ambiente ed il rispetto per le minoranze in genere in favore del profitto, delle lobby e del denaro, sono temi ricorrenti e fortemente rappresentati. L'artista lo fa propiettando immagini forti, riportando frasi dei maggiori politici mondiali sulle quali non lesina aspri commenti, visivi e posturali.
Dal punto di vista musicale, è l'ormai consueta apoteosi floydiana, comprensiva di vere e proprie perle. Vengono infatti ripresentati pezzi come Welcome to the machine, Dogs e Pigs, spesso assenti dalle scalette abituali. E proprio la sequenza di questi ultimi due brani, proposti in un'unica sequenza di quasi 30 minuti, trascina il pubblico in un'estasi musicale di altri tempi.
Enormi sfere luminose e maiali volanti, ciminiere che emettono fumo, raggi laser multicolori e, soprattutto, la capacità di Waters e dei membri del gruppo di muoversi e di atteggiarsi perfettamente all’interno dello sviluppo musicale del concerto, sono elementi che rendono questi eventi, dal punto di vista fotografico, una miniera di occasioni per scatti unici e particolari.
Di solito, gli eventi musicali permettono, al fotografo che abbia la fortuna di poter essere presente, di potersi cimentare in inquadrature e composizioni estremamente interessanti e, per certi versi, uniche. Lo stesso Waters, oltre che alle due coriste e ad uno dei due chitarristi solisti (Dave Kilminster in particolare), sono dei soggetti che si prestano, durante tutto il concerto, a scatti potenzialmente memorabili, in virtù delle varie pose assunte praticamente in ogni momento ed inserite in un contesto di luci che esalterebbero anche il più scialbo e assonnato dei fotografi.
Che dire… se si riuscisse a far diminuire questa ossessione, a volte incomprensibile, degli organizzatori (oltre che di molti artisti) volta ad impedire di scattare foto durante il concerto (concordo però con la negativa abitudine di usare i flash – totalmente inutili e controproducenti per questi eventi) bloccando innanzi tutto l’ingresso di macchine fotografiche, vi consiglio vivamente di cimentarvi con questo tipo di fotografia, soprattutto per gli spettacoli di Roger Waters, già a partire già dal 2021 (CoViD19 permettendo), per il quale è stato programmato il suo nuovo tour, “This is not a drill”.